All'esterno della Tenuta si trova l'Enoteca di San Leonardo. Un luogo che racconta la storia del nostro mondo dove poter scoprire, degustare ed acquistare i vini di San Leonardo.
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Nascosta nel parco della tenuta, Villa Gresti ricorda nel nome la famiglia di origine della Marchesa Gemma de Gresti Guerrieri Gonzaga che la scelse come residenza operativa per le sue innumerevoli attività benefiche. Edificata alla fine dell’Ottocento in Stile Liberty, durante la Prima Guerra Mondiale è stata sede del Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano che gestì i rapporti con i plenipotenziari austriaci incaricati di discutere l’Armistizio. Oggi la Villa è residenza della famiglia Guerrieri Gonzaga.
San Leonardo in Sarnis, il cui toponimo si attesta con chiarezza nel 1215, è posto sulla riva sinistra dell’Adige, maestoso fiume che scorre tra distese di stupendi vigneti. Al centro del suo piccolo borgo medievale la chiesa, dedicata al culto di San Leonardo di Noblac introdotto dalla Francia nel VI secolo. Attorno a quell’antico luogo di devozione nacquero un monastero dell’Ordine dei Frati Crociferi, contornato da ampie estensioni di campi, vigneti e boschi. Dell’antica struttura oggi è rimasta solo l’abside con l’affresco medievale raffigurante Cristo sorretto dagli Angeli con la Vergine e San Giovanni Battista in preghiera. La chiesa con la pala settecentesca dedicata a San Leonardo, patrono dei prigionieri, restano tutt’oggi un luogo di preghiera per la famiglia e le persone di San Leonardo.
San Leonardo è un borgo di antica memoria, le cui origini si perdono nel tempo. Già prima dell’anno mille San Leonardo in Sarnis, era conosciuto come luogo dove prosperava la coltivazione della vite. Sotto la guida dei Frati Crociferi l’arte della vinificazione, nel tempo, si è affinata fino ad essere apprezzata alla corte dell’impero austroungarico a Vienna. La tenuta di oggi, con i suoi 300 ettari, occupa perfettamente il perimetro del feudo di un tempo. I Marchesi Guerrieri Gonzaga proprietari e viticoltori a San Leonardo sin dal XVIII secolo, sono quindi diventati protagonisti di una storia millenaria. Questa lunga tradizione familiare riecheggia in ogni angolo dell’Azienda, in realtà un vero e proprio piccolo borgo cintato da mura.
Nell’antica cantina di fermentazione si trovano le vasche costruite esclusivamente in cemento. Qui i nostri vini rossi fermentano spontaneamente, senza l’ausilio di alcuna tecnologia o di lieviti selezionati. Le fermentazioni durano in media non più di 15/18 giorni durante i quali vengono eseguiti molteplici rimontaggi e délestage. A fermentazione conclusa le vasche vengono svinate e le vinacce dolcemente pressate sotto l’attento sguardo dei nostri cantinieri, che si tramandano il mestiere da generazioni.
All’interno di un antico granaio è ricavato il museo di San Leonardo che custodisce la testimonianza della vita di un tempo nella tenuta. Una documentazione semplice ma rigorosa affidata ad oggetti e testimonianze della civiltà contadina e del suo duro lavoro legato alla produzione vitivinicola, alle coltivazioni agricole, così come alla coltura del baco da seta, ai trasporti, all’allevamento e alla cura del bestiame. A complemento esiste anche un ricco archivio della vita della proprietà a partire dal 1500 con uno spazio particolare dedicato alla figura della Marchesa Gemma Guerrieri Gonzaga ed uno dedicato alla Prima Guerra Mondiale durante la quale il borgo è stato teatro di eventi significativi. Nella corte è anche custodita un’affascinante collezione di trattori storici dei primi del Novecento perfettamente restaurati e funzionanti.
Come spesso avviene nelle antiche proprietà, le cantine sono disposte su diversi livelli. Alle cantine di fermentazioni si accede dalla corte, qui troviamo vasche di cemento realizzate subito dopo la Grande Guerra, disposte su più livelli. Di recente è stata data nuova vita alle più antiche cantine sotterranee, nel cuore del borgo, dove sono state
ripristinate delle grandi vasche dedicate agli assemblaggi. Alla barricaia sotterranea, realizzata nel 2001, è stato riservato un unico ambiente di grandi dimensioni. È qui che vengono custoditi i vini in affinamento che rimarranno per almeno 24 mesi nelle piccole barriques a riposare.